L’intervento precoce nell'autismo: interazione tra T.E.A.C.C.H. e contenimento emotivo

L’articolo presenta i risultati di uno studio sull’intervento precoce, realizzato su un bambino di 3 anni e 9 mesi, con una diagnosi di autismo infantile.

Il bambino coinvolto nello studio su caso singolo è stato seguito secondo l’approccio P.E.I.A.D., un modello di intervento globale, che integra l’approccio cognitivo comportamentale e, in particolare, il metodo TEACCH,

con un modello di intervento sistemico-relazionale, che coinvolge tutti i sistemi di riferimento a cui il bambino autistico appartiene, ed in particolare la scuola e la famiglia, ponendo particolare attenzione alla sfera emotiva. Lo studio ha previsto una valutazione iniziale realizzata sia con test funzionali, il PEP-R, sia con test sintomatologici, la C.A.R.S. (Childhood Autism Rating Scale), l’A.B.C. (Autism Behavior Checklist) e l’ERC-A (Echelle Resumè du Comportament Autistique), ed una rivalutazione, effettuata con gli stessi test, a distanza di un anno, per registrare i progressi compiuti dal bambino. I risultati hanno evidenziato come un intervento precoce e globale, che integri l’utilizzo di strategie di strutturazione dell’ambiente di vita e del setting di apprendimento, previste dall’approccio TEACCH, ed un intervento mirato alla sfera relazione ed emotiva, mediante la tecnica del “contenimento evolutivo”, consentano al bambino autistico di utilizzare pienamente le sue potenzialità e di raggiungere, anche in breve tempo, importanti acquisizioni.

Ad opera del Dott. Eugenio D. Sepe, della Dott.ssa A. Onorati, della Dott.ssa L. Zeppetella, della Dott.ssa F. Folino, della Dott.ssa M. G.Totino  e della Dott.ssa V. Manganaro pubblicato sulla rivista “Autismo", Edizioni Erickson, Maggio 2010.

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